Napreben Gel 50g 10%
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Napreben gel 50g 10%

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DENOMINAZIONE NAPREBEN 10% GEL CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Farmaci per uso topico.
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PRINCIPI ATTIVI: Naprossene betainato sodico. ECCIPIENTI Idrossietilcellulosa, metil p-idrossibenzoato, deidroacetato di sodio, acqua distillata. INDICAZIONI Mialgie; lombalgie; torcicollo; fibromiositi; borsiti; tendiniti; tenosinoviti; periartriti; contusioni; strappi muscolari; distorsioni; ematomi; edemi ed infiltrati traumatici. Coadiuvante di terapie ortopediche e riabilitative. CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI Ipersensibilita' accertata o presunta verso naprossene e naprossene sodico. A causa della possibilita' di suscitare reazioni allergiche crociate, il farmaco e' controindicato in pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei inducono reazioni allergiche (asma, orticaria o rinite); gravidanza accertata o presunta e allattamento. POSOLOGIA Tre applicazioni giornaliere. Spalmare il gel nella sede del dolore, massaggiando leggermente fino a completo assorbimento. CONSERVAZIONE Conservare il prodotto in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore e da luce solare diretta. AVVERTENZE Evitare l'impiego del gel sulle ferite. L'uso, specialmente se prolungato, del prodotto per uso topico puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. Per evitare eventuali fenomeni di ipersensibilita' o di fotosensibilizzazione, evitare l'esposizione alla luce solare diretta, compreso il solarium, durante il trattamento con il gel e nelle due settimane successive. Come per altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, il farmaco gel va usato con cautela in pazienti con manifestazioni allergiche in atto o all'anamnesi, in quanto puo' determinare broncospasmo, asma e altri fenomeni allergici. Sicurezza cutanea dei FANS: gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Il farmaco gel deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. INTERAZIONI Il prodotto e' scarsamente assorbito a livello sistemico, pertanto interazioni con altri farmaci sono improbabili, anche se non si possono escludere. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela. EFFETTI INDESIDERATI Con alcuni antinfiammatori non steroidei ad uso topico cutaneo o transdermico, derivati dell'acido propionico, sono state segnalate reazioni avverse cutanee con eritema, prurito, irritazione, sensazione di calore o bruciore e dermatiti da contatto. Sono stati segnalati anche alcuni casi di eruzioni bollose di varia gravita'. A carico della cute si e' osservato: prurito, ecchimosi, eruzioni cutanee, angioedema, reazioni bollose includenti: sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente). Sono possibili reazioni di fotosensibilita'. L'uso, specie se prolungato dei prodotti per uso topico, puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso sospendere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO Il farmaco e' controindicato in gravidanza accertata o presunta in allattamento.